2.2 Concorsi per l'assegnazione delle cattedre (1765 - 1846)
18 unità archivistiche collegateSottoserie
Metri lineari: 0.15
Consistenza archivistica: 18 unità archivistiche (bb. 52-53)
Secondo le Costituzioni del 1626 i professori venivano in parte designati dal padre generale della Compagnia di Gesù e in parte nominati dalla città. Con le successive Costituzioni del 1764 venne invece disposto che gli aspiranti al grado di docente dovessero sostenere un concorso da espletarsi mediante “opposizione”, a eccezione di quelli designati direttamente dal re. I concorrenti, dopo l’apposito bando di concorso diramato con manifesto del Magistrato sopra gli Studi, dovevano presentarsi davanti al censore, al cancelliere, al prefetto e a tutti i professori e dottori collegiati della facoltà, sostenere un esame consistente in una lezione di un’ora su un tema estratto a sorte determinato ventiquattro ore prima a scelta del candidato e discutere con gli altri concorrenti oppositori alla cattedra vacante. Espletato l’esame, il Magistrato si radunava assieme ai professori collegiati nel salone dell’Università per la votazione finale cui prendevano parte anche il prefetto della facoltà, il censore e, a seconda del periodo, diversi personaggi emeriti, quali il segretario di Stato, l’avvocato dei poveri, il vice intendente generale, l’avvocato fiscale ecclesiastico, il consigliere di Stato, il giudice e avvocato fiscale patrimoniale, il reggente la Real cancelleria.
«Si consegneranno dal Segretaro a caduno de’ votanti, in biglietti distinti, i nomi degli oppositori; ed il bidello anderà indi raccogliendo in una borsa da ciascheduno de’ primi il nome di chi sarà giudicato più meritevole. Riconosciuti poscia dal Censore alla presenza del Magistrato, e coll’intervento del Prefetto, e Segretaro, i voti, si riassumeranno i nomi dei tre soggetti, che ne avranno riportato maggior numero, e si deverrà su di essi a nuova votazione. I due soggetti poi, che in questo secondo atto avranno maggior parte a’ suffragj, verranno soli al terzo scrutinio, che si farà nella stessa forma, per riconoscere, quale di essi avrà la preferenza».
Gli oppositori più distinti traevano dal concorso anche titoli di merito quale l’aggregazione ai collegi di facoltà.
Lingua della documentazione:
- ita
- lat
Condizione di accesso:
accessibile previa autorizzazione
Condizione di riproduzione:
consentita per uso studio
Stato di conservazione:
buono
Soggetti produttori
- Regia Università degli Studi di Cagliari 1620 ottobre 31 - 1946
Fonti
- Costituzioni di sua maestà = Costituzioni di sua maestà per l’Università degli Studi di Cagliari, Stamperia reale, 1764
- Dessì-Magnetti; Nozioni storiche = Dessì Magnetti Vincenzo, Nozioni storiche sulla Regia Università di Cagliari, Tip. Timon, 1865
- Lattes, Levi; Cenni storici = Lattes Alessandro, Levi Beppo, Cenni storici della Regia Università di Cagliari, compilati dal prof. A. Lattes per il periodo che va dalla fondazione dello Studio al 1848 e dal prof. B. Levi per il periodo che va dal 1848 ai nostri giorni, Tip. P. Valdès, 1910
- Rapetti, Todde; ASUCa, Sezione I = Rapetti Mariangela, Todde Eleonora, Archivio Storico dell'Università di Cagliari. Sezione I (1764-1848). Inventario, Cleup, 2019
Compilatori
- Prima redazione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 08 gennaio 2018
- Revisione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 11 aprile 2020
Link risorsa: https://patrimonio.archiviostorico.unica.it/fonds/1451