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3. Protomedicato Generale di Sardegna

3. Protomedicato Generale di Sardegna (1764 - 1852)

Serie

Metri lineari: 1.36

Consistenza archivistica: 87 unità archivistiche (bb. 127-142)

Il Protomedicato venne istituito in Sardegna da Alfonso V d’Aragona con carta reale del 26 settembre 1455, e solo da quel momento furono emanati ordinanze e regolamenti sanitari intesi in senso moderno, ovvero ispirati alla tutela della pubblica salue, la cui osservanza fu assicurata da pene severe. Non si hanno notizie, infatti, di un’organizzazione sanitaria nell’isola nell’alto medioevo e nel periodo giudicale, né di ordinamenti di servizi sanitari, a parte alcuni occasionali provvedimenti adottati nei casi di gravi epidemie e alcune norme di carattere igienico.
Nuove leggi in materia, emanate nel 1592−1594 e nel 1602−1603 dai Parlamenti presideuti dal marchese di Aytona, Gastone de Moncada, e dal conte di Elda, Antonio Coloma, disposero, tra l’altro, che gli aspiranti medici non potessero esercitare la professione senza essere stati prima esaminati dal protomedico e da tutti i dottori in Medicina e senza aver svolto almeno dieci anni di pratica professionale presso esperti chirurghi. Inoltre, il regolamento del 30 giugno 1608, per i medici, i chirurghi e i farmacisti, stabilì che tutti i dottori in Medicina potessero ottenere dal protomedico la licenza di praticare cure solamente se in possesso dei gradi rilasciati da un’università del regno e dopo aver svolto pratica professionale per due anni presso dottori approvati.
Il protomedico era, pertanto, il più alto magistrato in materia di ‘arte salutare’ e fu investito nel tempo di sempre maggiore autorità: decideva sull’idoneità dei chirurghi e dei medici a professare la loro arte, accudiva attivamente a tutti i rami del servizio sanitario e specialmente a quella parte che si riferiva alla difesa dell’isola dai morbi epidemici e contagiosi, vegliava sull’osservanza delle leggi di abilitazione all’esercizio della succitata arte, firmava gli atti di autorizzazione alle professioni sanitarie, fissava gli onorari dei medici e dei chirurghi, riceveva e trasmetteva le denunce e istruiva i processi, effettuava visite ispettive presso le farmacie, soprintendeva alla fabbrica delle medicine e dei liquori, beneficiava infine dei diritti di visita e di due terzi delle pene pecuniarie da applicarsi ai contravventori. Il protomedico aveva sede a Cagliari, mentre a Sassari era preposto un vice protomedico suo dipendente; nelle altre città e villaggi operavano tenenti protomedici appositamente nominati.
Per rafforzare e dare maggiore sicurezza e garanzia all’autorità protomedicale, intorno al 1730 venne istituito l’ufficio di Protomedicato Generale, composto dal protomedico, un professore di Medicina teorico−pratica e uno di Materia medica, in sostituzione dei quali veniva chiamato un dottore del collegio della Facoltà di Medicina, nominato dal Magistrato sopra gli Studi. L’ufficio rappresentava un ramo del potere viceregio in materia di sanità in quanto non agiva per autorità propria ma faceva le sue proposte al viceré, al quale spettava valutarle, dichiararne l’esecutività e impartire gli ordini opportuni. Oltre che dare il proprio parere su tutte le questioni di indole medica e a proporre le misure igieniche opportune alla tutela della salute della popolazione, era compito del Protomedicato Generale compilare i regolamenti per l’esercizio professionale dei medici, dei chirurghi, dei farmacisti e degli speziali, che venivano poi sottoposti all’approvazione del Magistrato sopra gli Studi, e ancora, stabilire la tassa sui medicinali con i sindaci degli speziali e vegliare sulla condotta e sul merito scientifico delle persone che esercitavano l’arte medica proponendo la sospensione di medici e chirurghi non patentati.
L’istituto venne regolato ancora, soprattutto con la “restaurazione” dell’Università di Cagliari nel 1764: mantenne, in linea di massima, le sue antiche attribuzioni nonostante fosse stato inquadrato come ufficio accademico che rispondeva al Magistrato sopra gli Studi. Secondo le costituzioni universitarie il Protomedicato risultava composto dal protomedico, dal professore di Medicina teorico−pratica e dal professore di Materia medica; in caso di assenza da un dottore del collegio della Facoltà di Medicina eletto dal Magistrato sopra gli Studi.
«Spetteranno al Protomedicato le ispezioni infra espresse colla giurisdizione necessaria ad esercitarle nell’uno, e nell’altro Capo nella conformità per l’addietro praticata; avrà il dritto di stabilire coll’approvazione del Magistrato sopra gli Studi, secondo le circostanze, que’ regolamenti, che rispetto all’arte medica, de’ chirurghi, speziali, e levatrici tenderanno alla più puntuale osservanza degli ordini al proposito emanati; ma in materie nuove dovrà fare al Magistrato, e squesti al nostro Vice−Re le sue rappresentanze».
Il 4 ottobre 1842 venne approvato dal re Carlo Alberto il Regolamento pel Magistrato del Protomedicato Generale di Sardegna, e per l’esercizio delle professioni che dal medesimo dipendono, col quale ne furono in parte ridotte le attribuzioni riservandogli solamente quelle inerenti le questioni di indole puramente professionale, ovvero la superiore vigilanza e ispezione su coloro che esercitavano la Medicina e la Chirurgia o qualche ramo delle stesse, l’esecuzione delle visite e le ispezioni a tutte le farmacie, drogherie e spezierie e la pubblicazione annuale dell’elenco dei medici e dei chirurghi ammessi all’esercizio finale. In forza di detto regolamento il numero dei suoi membri venne accresciuto da tre a cinque: un professore di Medicina, uno di Materia medica, uno di Chirurgia, uno di Chimica e uno di Storia naturale e Botanica, fra i quali il sovrano nominava il protomedico generale.
Con le regie patenti del 30 ottobre 1847 e il regio decreto del luglio 1848, le attribuzioni di controllo sul regolare esercizio delle ‘arti salutari’ vennero trasferite al Consiglio superiore e ai Consigli provinciali di sanità e al Protomedicato rimase solamente il compito di stabilire l’idoneità degli aspiranti all’esercizio di dette arti e la spedizione delle patenti ai farmacisti e ai droghieri. Con regio decreto del 12 maggio 1851, l’istituto venne abolito e tutto quanto si riferiva allo studio, all’esame, alla pratica, alla dichiarazione di idoneità passò fra le competenze delle autorità preposte alla pubblica istruzione.
La serie è composta da otto distinte sottoserie e relative sottosottoserie:
1. Disposizioni regie e ministeriali
2. Patenti di nomina
3. Sedute e deliberazioni
4. Manifesti e istruzioni
5. Speziali
1. Patenti e permessi per l’esercizio della professione
2. Ispezioni e tassazione
6. Medici, chirurghi, flebotomi, levatrici
1. Patenti e permessi per l’esercizio della professione
2. Ispezioni e tassazione
7. Droghieri e distillatori
1. Patenti e permessi per l’esercizio della professione
2. Ispezioni e tassazione
8. Affari diversi.

Lingua della documentazione:

  • ita

Condizione di accesso:

accessibile previa autorizzazione

Condizione di riproduzione:

consentita per uso studio

Stato di conservazione:

buono

Soggetti produttori

Fonti

  • ASCa, AAR, Categoria II, vol. C5 = Archivio di Stato di Cagliari, Antico Archivio Regio, Categoria II Editti e ordini, vol. C5
  • ASCa, AAR, Categoria VII, vol. K7 = Archivio di Stato di Cagliari, Antico Archivio Regio, Categoria VII Luogotenenza generale, vol. K7
  • Angioni; Profili gerarchici = Angioni Daniela, Profili gerarchici e funzionali dell’organizzazione sanitaria in Sardegna dalla seconda metà del XV secolo fino al decreto del 1851, «Bollettino Bibliografico e Rassegna Archivistica e di Studi Storici della Sardegna», 1992
  • Costituzioni di sua maestà = Costituzioni di sua maestà per l’Università degli Studi di Cagliari, Stamperia reale, 1764
  • Dodero; Storia della Medicina = Dodero Giuseppe, Storia della Medicina e della sanità pubblica in Sardegna. Medici, malati, medicine attraverso i secoli, Aipsa Edizioni, 1999
  • Doneddu; Parlamento Coloma = Doneddu Giuseppe, Il Parlamento del viceré Antonio Coloma conte di Elda (1602-1603), Consiglio Regionale della Sardegna (Acta Curiarum Regni Sardiniae, 13), 2015
  • Fadda; Gratia Orlandi = Fadda Bianca, Magister Gratia Orlandi phisicus de Castello Castri al servizio dell’infante Alfonso d’Aragona, «Studi e Ricerche», VIII, 2015
  • La Memoria Storica; Protomedicato Generale = Inventario degli atti del Protomedicato Generale di Sardegna (1764-1858), revisione a cura di Eleonora Todde, 2016
  • Loddo Canepa; Chirurghi = Loddo Canepa Francesco, Chirurghi, medici e flebotomi, in Dizionario Archivistico della Sardegna (continuazione), «Archivio Storico Sardo», 21/3-4, 1939
  • Melis; Dominazione sabauda = Melis Pierpaolo, Dominazione sabauda in Sardegna, Tip. S. Pascuttini, 1932
  • Pinna; Sulla pubblica sanità = Pinna Giuseppe, Sulla pubblica sanità in Sardegna dalle sue origini sino al 1850, Premiato Stabilimento Tipografico G. Dessì, 1898
  • Piras; Protomedicato Generale = Piras Carla, Le carte del Protomedicato Generale del regno di Sardegna conservate presso l’archivio storico dell’Università di Cagliari (1764-1852), «Archivio Storico Sardo», XLIX, 2014
  • Quaglioni; Parlamento de Moncada = Quaglioni Diego, Il Parlamento del viceré Gastone de Moncada, marchese di Aytona (1592-1594), Consiglio Regionale della Sardegna (Acta Curiarum Regni Sardiniae, 12), 1997
  • Rapetti, Todde; ASUCa, Sezione I = Rapetti Mariangela, Todde Eleonora, Archivio Storico dell'Università di Cagliari. Sezione I (1764-1848). Inventario, Cleup, 2019
  • Schena; Ausia Torella = Schena Olivetta, Ausia Torella magister in artibus et medicina, a Cagliari nella seconda metà del Quattrocento, Storia della Medicina, atti del 4° Congresso in Sardegna, Supplemento al «Bollettino dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Cagliari», 9, 2010
  • Todde; L'inventario = Todde Eleonora, L’inventario del Protomedicato Generale di Sardegna, in Politica, economia e società in Sardegna tra età sabauda e fascismo. Studi e ricerche, Grafica del Parteolla, 2016

Compilatori

  • Prima redazione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 08 gennaio 2018
  • Revisione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 11 aprile 2020
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