10.19 Esami della Scuola di Farmacia (1893 - 1905)
3 unità archivistiche collegateSottoserie
Metri lineari: 0.03
Consistenza archivistica: 3 unità archivistiche (b. 185)
La sottoserie è composta dai registri degli esami della Scuola di Farmacia.
Il corso di farmacia presso la Regia Università di Cagliari era prevista già nelle regie patenti del 1842: queste stabilivano che l’allievo seguisse le lezioni di Storia naturale e di Chimica generale durante il primo anno e le lezioni di Chimica farmaceutica nel secondo anno. Al termine del periodo di pratica presso uno speziale, gli «aspiranti all’esercizio» erano tenuti al superamento di un esame pratico e di uno orale.
«L’esame pratico si farà nel Laboratorio chimico, ed il candidato eseguirà quelle operazioni che gli saranno state ordinate dal Professore di Chimica, e dal Sindaco, a proprie spese, sotto la vigilanza d’uno di essi, per lo spazio di tre giorni, mattina e sera, ed il Professore ed il Sindaco ne faranno poscia relazione in iscritto agli altri Esaminatori. […] L’esame verbale, che avrà luogo dopo il pratico, si darà nelle Università per lo spazio di un’ora, e quaranta minuti, venti dei quali s’impiegheranno ad interrogazioni sulla Chimica generale, venti sulla Chimica farmaceutica, e venti sulla Storia naturale; gli altri quaranta minuti s’impiegheranno interrogando il candidato sulla qualità, efficacia, ed uso medico di molti semplici, e droghe, riposte in un sacchetto da cui il Protomedico non ne caverà meno di sei, e così pure sulla farmacopea, ed intelligenza delle ricette, delle quali alcune gli faranno spiegare».
Dopo la riforma del 13 novembre 1859, nel quale vennero indicati gli insegnamenti necessari per il «corso pei Farmacisti», il 7 novembre del 1860 fu pubblicato il relativo regolamento. Tale regolamento prevedeva che gli esami fossero di due tipi: speciali e generali. I primi riguardavano le materie di studio obbligatorie previste nel biennio; quelli di Chimica generale, Botanica, Mineralogia duravano 30 minuti e quello di Farmacia teorico−pratica e manipolazioni farmaceutiche durava 40 minuti. Una volta sostenuti tutti gli esami si veniva nominato «Assistente−Farmacista». Per ottenere il diploma di farmacista si doveva «attendere per un biennio alla pratica farmaceutica in città od in terre che abbiano una popolazione almeno di 6/m abitanti; quindi sostenere gli esami generali». Terminato il biennio da farmacista−assistente si era ammessi a due esami generali
«Il primo consiste
A. In uno sperimento di manipolazione di quattro preparazioni, due chimiche e due galeniche intraprese immediatamente dopo fatta l’estrazione de’ temi relativi; i quali sono da ciascun candidato in presenza del Direttore della scuola e di un Segretario dell’Università levati a sorte da una serie preparata di comune accordo fra il Professore di chimica e quello di farmacia. […]
B. In un esperimento orale intorno alle preparazioni elaborate, che si avranno sott’occhio, e intorno a temi estratti a sorte di chimica generale, di botanica e di farmacia teorico−pratica e di tossicologia chimica. […]
Il secondo esame generale consiste in una disputa il cui argomento è ricavato così da una dissertazione scritta liberamente dal candidato e stampata sopra un tema che esso elegge tra gl’insegnamenti del corso, come da tre tesi parimenti stampate intorno a tre subbietti diversi e alieni da quello della dissertazione».
A seguito della riforma Matteucci fu emanato un nuovo regolamento per il corso chimico−farmaceutico che stabilì i seguenti esami:
fine I° anno Chimica inorganica e Botanica; esame pratico di Chimica e Botanica
fine II° anno Chimica organica; Materia medica e tossicologia; esame pratico di Chimica consistente in analisi qualitative di preparati chimici, ricerche sui veleni, ricognizione delle droghe e dei medicinali
fine III° anno Chimica farmaceutica; Analisi qualitative e quantitative volumetriche di un preparato farmaceutico; preparazione farmaceutica; arte del ricettare.
Infine, il regolamento per le scuole di Farmacia, successivo a quello generale del ministro Coppino stabilì un esame di promozione al termine del secondo anno di corso e un esame finale nel quale lo studente effettuava un’analisi qualitativa e presentava due preparati farmaceutici, estratti a sorte da una lista di quaranta possibilità, da lui realizzati; doveva, inoltre, riconoscere le piante medicinali e le droghe che gli venivano presentate riconoscendone «i componenti principali, le falsificazioni o frodi e gli usi».
Lingua della documentazione:
- ita
Condizione di accesso:
accessibile previa autorizzazione
Condizione di riproduzione:
consentita per uso studio
Stato di conservazione:
buono
Soggetti produttori
- Regia Università degli Studi di Cagliari 1620 ottobre 31 - 1946
Fonti
- ACS, Raccolta ufficiale, Parte ordinaria, anno 1862, UA 852 = Archivio Centrale dello Stato, Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti, serie Parte ordinaria, Anno 1862, UA 852
- ACS, Raccolta ufficiale, Parte ordinaria, anno 1876, UA 3434 - Regolamento generale = Archivio Centrale dello Stato, Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti, serie Parte ordinaria, Anno 1876, UA 3434 - Regolamento generale universitario
- Regie patenti università = Regie Patenti colle quali dannosi da S.M. nuovi ordinamenti alle leggi e discipline per la Regia Università degli Studi di Cagliari, Stamperia reale, 1842
- Todde; ASUCa, Serie omogenee (1848-1900) = Todde Eleonora, Archivio storico dell'Università di Cagliari. Sezione II - Serie omogenee (1848-1900). Inventario, Cleup, 2020
Compilatori
- Prima redazione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 20 marzo 2017
- Revisione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 30 ottobre 2020
Link risorsa: https://patrimonio.archiviostorico.unica.it/fonds/1547