11. Patrimonio e contabilità (1848 - 1907)
Serie
Metri lineari: 1.22
Consistenza archivistica: 55 unità archivistiche (bb. 217-233)
La serie, molto lacunosa, è composta dalla documentazione la gestione dei beni e dei fondi assegnati in dotazione alla Regia Università di Cagliari. È ripartita al suo interno in dieci sottoserie:
1. Inventari dei beni
2. Bilanci degli istituti scientifici
3. Ordinativi di pagamento
4. Libri di cassa
5. Quietanze per pagamenti diversi
6. Rendiconti dell’economo
7. Depositi d’esame, tasse di immatricolazione e di iscrizione
8. Quietanze per depositi d’esame, tasse e altri diritti
9. Ripartizione delle propine
10. Stipendi del personale.
La prima è costituita dagli inventari dei beni mobili e di proprietà dello stato in uso all’università e agli istituti dipendenti; seguono le sottoserie dei registri contabili prodotti dopo la cessazione della vita autonoma dell’ateneo e il conseguente passaggio dell’amministrazione di tutte le rendite universitarie all’Azienda della pubblica istruzione e, ai sensi del decreto 2 febbraio 1852, all’Azienda generale del ministero delle finanze. Fu, infatti, attraverso quest’ultima che il governo provvide direttamente all’erogazione di tutti i fondi occorrenti per il funzionamento e il mantenimento dei servizi dei singoli istituti, sulla base delle esigenze generali di questi e degli annessi laboratori, gabinetti e cliniche.
Le assegnazioni a favore dell’università e degli stabilimenti, fatte sul bilancio dello Stato per le spese ordinarie del materiale, venivano versate direttamente, per anticipazione o rimborso, alla cassa dell’università e la gestione di tali fondi fu posta sotto la diretta vigilanza del rettore, cui spettava verificare la regolarità dei conti. Sulla base dei fondi costituenti la dotazione annua per le spese materiali ordinarie, entro i limiti segnati dai bilanci, l’economo−cassiere provvedeva ai pagamenti dietro regolari mandati del rettore, riceveva le tasse scolastiche degli studenti, tenendo contabilità separata per quelle dovute all’erario e quelle da distribuirsi ai docenti privati e ai commissari d’esame. Riceveva, inoltre, i mandati di anticipazione spediti dal ministero, teneva i conti e i registri prescritti e compilava i rendiconti delle spese. Per l’amministrazione degli istituti scientifici venivano accordate anticipazioni ai rispettivi direttori sui fondi somministrati alla cassa dell’università.
Fino al 1862 i professori venivano pagati, a norma della legge Casati, in parte dallo stato e in parte con le tasse versate dagli studenti; a partire da quell’anno, la legge Matteucci dispose il versamento all’erario di tutte le tasse e il pagamento degli stipendi da parte dell’Amministrazione centrale. Tuttavia, il sistema di compartecipazione dei professori alle tasse universitarie ritornò in varie forme nella legislazione successiva al fine di assicurare una retribuzione più elevata ai docenti che avessero un numero maggiore di studenti.
Lingua della documentazione:
- ita
Condizione di accesso:
accessibile previa autorizzazione
Condizione di riproduzione:
consentita per uso studio
Stato di conservazione:
buono
Soggetti produttori
- Regia Università degli Studi di Cagliari 1620 ottobre 31 - 1946
Fonti
- ACS, Raccolta ufficiale, Parte ordinaria, anno 1862, UA 719 = Archivio Centrale dello Stato, Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti, serie Parte ordinaria, Anno 1862, UA 719
- Romizi; Storia del Ministero = Romizi Augusto, Storia del Ministero della Pubblica Istruzione, Editrice Lombarda di Mondaini, 1902
- Todde; ASUCa, Serie omogenee (1848-1900) = Todde Eleonora, Archivio storico dell'Università di Cagliari. Sezione II - Serie omogenee (1848-1900). Inventario, Cleup, 2020
Compilatori
- Prima redazione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 03 aprile 2017
- Revisione: Eleonora Todde (ricercatrice UniCa) - Data intervento: 30 ottobre 2020
Link risorsa: https://patrimonio.archiviostorico.unica.it/fonds/1565